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20 Nov 17:14

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ARTE & CULTURA

L’Orto dei Semplici, il museo vivente dell’Isola d'Elba

Nella medicina monastica medievale l’hortus semplicium era uno spazio destinato alla coltivazione delle piante medicinali e aromatiche: un luogo di calma e tranquillità, antenato dei moderni giardini botanici.

Poco distante dall’antico paese di Rio nell’Elba sorge l’Orto dei Semplici, un luogo che racchiude tutta magia dell’Isola d’Elba in un’atmosfera di pace e meditazione. 

Immerso nel silenzio e nella natura, l’Orto dei Semplici è la meta perfetta per vivere un’esperienza senza tempo, lontani dalle spiagge più affollate.

Situato a fianco all’Eremo di Santa Caterina, l’Orto dei Semplici elbano nasce da un’idea del fotografo e scrittore Hans Berger, promossa dai professori G. Corsi e F. Garbari dell’Università di Pisa. Dalla sua apertura al pubblico nel 1997, l’Orto dei Semplici continua a promuovere e diffondere la conoscenza delle piante spontanee e coltivate dell’Arcipelago Toscano, tramandandone le tradizioni etnobotaniche collegate.

Le meraviglie botaniche dell’Elba:

dalle piante dunali alla tradizione officinale elbana

Il percorso si articola in 11 sezioni tematiche ben delimitate, che evocano il modello dell’hortus conclusus medievale. La prima sezione è dedicata alla Macchia Mediterranea, ricca di piante endemiche come il Limonio dell’Elba, il Fiordaliso del Monte Capanne e lo Zafferano dell’Elba. Il Pergolato accoglie i sette vitigni tradizionali dell’Isola, affiancato dalla zona dedicata alla Flora delle Dune marine, dove spiccano il Giglio di mare e il Papavero cornuto.

Proseguendo troviamo l’hortus dedicato agli Antichi giardini elbani, ricco di piante ornamentali come il glicine, l’acanto e la palma nana. Da questo spazio si accede alla sezione dedicata alle Piante sacre delle civiltà antiche, in cui è possibile ammirare piante dai forti significati simbolici e mitologici come il mirto, l’alloro, la ruta e il melograno.

Nel Labirinto numerose vasche di tufo accolgono le piante alimentari e officinali della tradizione elbana, come il dente di leone, la vetriola e il finocchietto selvatico. Con la sua meravigliosa vista sul territorio e sul mare, l’Anfiteatro, profumato di rosmarino e corbezzolo, invita al silenzio e alla contemplazione.

Dall’Anfiteatro si arriva al Giardino delle farfalle, incantevole oasi di piante aromatiche e ricche di nettare; proseguendo si arriva al Frutteto, ideato per salvaguardare le principali specie da frutto coltivate nell’Elba, specialmente quelle a rischio di estinzione.

L’Orto si conclude in queste due zone: l’Apiario e il Campo Grande, un appezzamento di terra dove l’erba viene tagliata solo due volte all’anno per favorire la ricca biodiversità ambientale.

Il Santuario di Santa Caterina:

luogo di preghiera e di cultura

Oltre l’Orto dei Semplici sorge l’Eremo di Santa Caterina d’Alessandria, un secolare luogo di preghiera e meditazione che molto probabilmente risale all’età romanica, ma ampliato e rimaneggiato nel 1634.

La chiesetta, ancora oggi consacrata, è sede di una fondazione culturale, di mostre e di concerti di musica antica. Un vero crocevia di saperi e pensieri, in cui l’arte riveste un ruolo fondamentale: disseminate lungo la navata è possibile ammirare diverse opere contemporanee, realizzate in materiali naturali come ferro, legna e terracotta.

Queste installazioni artistiche sono presenti anche negli horti e nei camminamenti dell’Orto dei Semplici, in armonia con la spiritualità e la naturale bellezza del luogo, assolutamente da visitare per un’esperienza immersiva nel cuore verde dell’Isola.

Scritto da

Immagini

A. Marchese

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Orto dei semplici
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