5 Set 06:14

lat 42° 47′ 12”, LONG 10° 16′ 28”

Cerca
Close this search box.
5 Set 06:14

lat 42° 47′ 12”, LONG 10° 16′ 28”

Cerca
Close this search box.

|

Botanica profumata

Il giglio delle sabbie: gemma costiera del Mar Mediterraneo

Il giglio delle sabbie – noto scientificamente come Pancratium maritimum, ma conosciuto anche come giglio di mare, narciso marino e tuberosa di mare – incanta le coste sabbiose del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico con i suoi fiori candidi e profumati. Emblema di purezza e resistenza, svolge un ruolo vitale negli ecosistemi costieri, con cui intreccia il suo destino: le sue radici, infatti, aiutano a stabilizzare le dune e a prevenirne l’erosione.

Caratteristiche fisiche e ciclo di vita

Il giglio delle sabbie affascina con il suo fiore bianco a forma di stella, adornato da sei petali delicati e stami che danzano al vento. Le foglie, lunghe e nastriformi, emergono da un bulbo robusto e sotterraneo, nascosto sotto la sabbia.

Il ciclo di vita di questo fiore è una sinfonia naturale che inizia con la germinazione del seme e culmina nella fioritura estiva e autunnale, attirando una moltitudine gli insetti impollinatori che perpetuano il miracolo della vita. I semi del giglio delle sabbie sono leggeri e galleggiano: aspetto, questo, che favorisce la disseminazione sia tramite il vento che attraverso le correnti marine, facilitando la colonizzazione di nuove zone costiere.

L’habitat del giglio delle sabbie

Il giglio delle sabbie trova il suo rifugio ideale nelle coste sabbiose e nelle dune, dove le sue radici affondano profondamente, stabilizzando la sabbia e proteggendo le coste dall’erosione. Si tratta di un fiore capace di adattarsi con grazia ai suoli salini e sabbiosi delle coste mediterranee e atlantiche, diffondendosi in un abbraccio geografico che celebra la bellezza delle nostre coste.

 Nel mondo degli ecosistemi costieri, il giglio delle sabbie intreccia legami con diverse specie di impollinatori. Principalmente, però, viene impollinato dalle falene della famiglia Sphingidae, come la Sfinge del convolvolo. Quando la velocità del vento è inferiore a 2 metri al secondo, questi insetti visitano il fiore per un’efficace impollinazione incrociata.

In alcune aree geografiche l’impollinazione può essere mediata anche da piccoli rettili, come il Podarcis lilfordi nelle isole Baleari, il che dimostra l’adattabilità e la resilienza della pianta.

Diffusione e conservazione del giglio delle sabbie

Il giglio delle sabbie cresce sui litorali sabbiosi del Mar Mediterraneo, del Mar Tirreno e del Mar Nero, estendendosi dal Portogallo e dal Marocco fino alla Turchia, Siria e Caucaso. È presente anche nella Bulgaria meridionale e sulle coste della Georgia, dove è a rischio di estinzione.

In Italia, la pianta è diffusa lungo le dune costiere di molte regioni, ad eccezione del Friuli-Venezia Giulia. Purtroppo però, a causa dello sfruttamento costiero, il suo habitat è in diminuzione. Questo aspetto è talmente pronunciato da aver reso necessarie misure di protezione in regioni come Lazio, Molise, Basilicata e Calabria: regioni che hanno proibito la raccolta e l’asportazione dei fiori e dei bulbi.

Il giglio delle sabbie, infine, è un ingrediente pregiato nella creazione di fragranze che evocano la freschezza del mare. Il suo estratto, con note floreali leggere e sfumature marine, aggiunge una sensazione di purezza ed eleganza alle composizioni olfattive. È apprezzato per la sua capacità di arricchire i profumi con una nota distintiva e memorabile, ideale per chi desidera una connessione emotiva con la natura.

Scritto da

Share

Fonte: Shutterstock
Fonte: Shutterstock
Fonte: Shutterstock
Fonte: Shutterstock
ACQUA DELL’ELBA ti accompagna in un viaggio che si snoda fuori dai sentieri battuti e che si fa a grandi passi, lungo bianche spiagge silenziose, o per le strade di collina, ma anche restando fermi, seduti su uno scoglio, ammirando un tramonto.

Segui la brezza dell' isola