
- 15 Aprile, 2025
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Collaborazioni
Un Volto per ogni Essenza: il mare, la memoria e la voce di Lucia Aliotta
Ci sono voci che non si limitano a raccontare: ti trasportano e conducono tra le pieghe di un ricordo, sull’orlo di un’emozione, fino a un’immagine che forse avevi dimenticato. Lucia Aliotta è una di quelle voci. Interprete sensibile e narratrice emozionale, dà forma e anima alle fragranze trasformandole in storie da ascoltare, da sentire, da vivere.
In questa intervista ci racconta come nasce una narrazione olfattiva, che legame profondo la unisce al mare e in che modo, attraverso la sua voce, le essenze di Acqua dell’Elba possono diventare memorie condivise. Il podcast Un Volto per ogni Essenza uscirà infatti il 17 aprile 2025.
Ciao Lucia, grazie per essere qui con noi. Come prima domanda vorremmo chiederti che cosa significa per te dare voce a un’essenza: come trasformi una fragranza in una storia che parla al cuore di chi ascolta?
“Dare voce” significa parlare per conto di qualcosa o qualcuno. Questo è il mio lavoro.
Dunque se chiudo gli occhi e respiro una fragranza, questa mi porta da qualche parte. È inevitabile.
Il mio compito è esprimere questo viaggio di emozioni e farlo percepire a chi ascolta.
Non è un caso se certe persone amano o non sopportano alcuni profumi. Perché non dimentichiamo che I profumi sono qualcosa di serio, parlano di noi… parlano di luoghi… di persone… di ricordi…
Con Acqua dell’Elba stiamo proponendo il processo inverso: offriamo noi prima una storia, affinché possa ispirare, o solleticare un ricordo o richiamare un pensiero. Vogliamo offrire un bel messaggio, cosicché ogni qualvolta la persona indosserà quel profumo avrà già un ricordo oltre a quelli personali che a mano a mano andrà a costruirsi nel tempo. Il come io riesca a costruire una storia dietro un profumo, non te lo so spiegare esattamente. Le emozioni sono qualcosa di unico. Arrivano e basta.
Hai raccontato tante storie nella tua carriera: cosa rende quelle legate al mare e ad Acqua dell’Elba così speciali e diverse da tutte le altre?
Con Acqua dell’Elba ho un personale richiamo, ed un personale ricordo. Il mare simbolicamente rappresenta le emozioni. Anche a livello onirico, se per esempio sogniamo un mare impetuoso, significa che siamo agitati anche noi. Io del resto mi occupo nello specifico di comunicazione emozionale. Se poi consideriamo anche che l’isola d’Elba e la Toscana per me sono come una seconda casa… beh, tutto torna, no?
Dove c’è il mare c’è una profonda introspezione. Dove c’è introspezione le storie sono sempre emozionanti.
Nel podcast accompagnerai gli ascoltatori in un viaggio sensoriale: qual è il primo ricordo legato al mare che hai deciso di portare con te in questa avventura?
Non vorrei spoilerare niente. Ogni storia racchiude un ricordo o un richiamo personale diretto o indiretto. La cosa che si riproporrà spesso è proprio legata al suono del mare. Personalmente vivendo in città e dunque lontana dal mare, il suono delle onde, dei gabbiani, wow….per me sono ipnotizzanti. Mi riportano indietro ai miei ricordi da bambina. Un ricordo specifico risale a quando avevo 11 anni e per la prima volta decisi di ammirare l’alba dal balcone di casa ed ero proprio sul mare. E tutti dormivano. Quante cose vorrei anticipare a quella bambina che ascoltava il mare guardando un nuovo giorno che iniziava.
Secondo te, qual è la potenza nascosta di una voce quando incontra un profumo? È davvero possibile evocare immagini, luoghi, emozioni come se si ci si trovasse lì?
Come dicevo prima, io non ti so dire come succede. Non c’è una ricetta precisa né ingredienti perfetti.
La mia voce è sicuramente una buona voce che sa comunicare. Ma non c’entrano solo i tecnicismi come il timbro vocale per esempio. L’interpretazione e le emozioni qui entrano in gioco. Ciò che scrivo, lo devo sentire davvero. Poi lo registro e devo interpretarlo. E quello che non si vede è per esempio il modo in cui gesticolo mentre registro, perché mi aiuta e mi porta dentro alla storia. Io devo essere assolutamente dentro quella storia altrimenti non potrei raccontarla. Aggiungiamo poi tutti gli elementi di contorno: musiche, suoni di sottofondo, colori vocali. E poi la magia. La potenza è riuscire a indossare emozionalmente i panni di qualcun altro. E riuscire a portare l’ascoltatore dove vuoi.
Scritto da
Redazione
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Fonte: Madi Krasny – Dupe

