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20 Nov 17:30

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Gente di mare

Raccontare l’identità europea via terra e via mare: La Rotta dei Fenici

Cosa significa “appartenere”?

La storia del nostro Paese è la storia dei popoli che lo hanno abitato. Alcuni sono rimasti, altri sono stati solo di passaggio, in una mescolanza di lingue, culture e tradizioni.

Il tutto grazie anche alla presenza del Mar Mediterraneo – Mare Nostrum, come lo chiamavano i latini –, che con le sue acque vive ha annullato distanze tra persone e territori. Prima dei Romani, però, il Mare Nostrum era solcato da altre grandi civiltà tra cui i Fenici, esperti navigatori e commercianti, ancora oggi poco conosciuti.

La Rotta dei Fenici:
ieri

Lo storico e scrittore Fernand Braudel definiva il Mar Mediterraneo come «Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre». 

Tra queste una delle più significative è quella dei Fenici.

L’attuale Libano è la loro terra d’origine eppure, già nel XII secolo a.C., quella terra si fa stretta. L’infinito mare sembra fatto apposta per essere esplorato, dopotutto. 
E così, i Fenici cominciano a navigare.

Le loro rotte partono da Oriente, per raggiungere la lontana Africa e il Mare del Nord. Nelle grandi isole del Mediterraneo fondano empori destinati a divenire punti focali: a Creta, a Cipro, in Sicilia e Sardegna, in Spagna. Sulle sponde del Golfo di Tunisi, fondano Cartagine.

È il commercio a muoverli. Importano ed esportano prodotti dal Libano al resto del Mediterraneo, ma si occupano anche della compravendita di materie prime: grazie a loro, il papiro egiziano raggiunge le coste della Spagna; l’olio e il vino compaiono sulle più abbienti tavole provenzali; con l’oro e i metalli recuperati nella mitica città di Ofir (probabilmente sita nell’attuale Yemen o nella Somalia) permettono agli Etruschi di forgiare gioielli e spade.

I Fenici fanno anche un altro dono preziosissimo a tutto l’Occidente: introducono l’alfabeto e lo condividono con ogni popolo con cui entrano in contatto. 

La Rotta dei Fenici:
oggi

Le rotte dei Fenici hanno permesso intense connessioni, contribuendo – se non addirittura creando – un’identità mediterranea, una koinè (comunanza) tra persone e luoghi.

Da questo concetto nasce “La Rotta dei Fenici”, un Itinerario Culturale certificato dal Consiglio d’Europa e che, grazie alla collaborazione dei comuni, è oggi una rete internazionale condivisa tra i Paesi di tre continenti. L’impegno è quello di raccontare il Mar Mediterraneo in modo innovativo, grazie all’appoggio di amministrazioni locali, organizzazioni e fondazioni, per promuovere un turismo rigenerativo e sostenibile.

Gli itinerari proposti da La Rotta dei Fenici, frutto della collaborazione con le comunità locali, e per questo denominate Smart Ways, coinvolgono diversi paesi come Cipro, la Grecia, il Libano, Malta, la Spagna e l’Italia, fino al Portogallo: ad esempio, in Puglia, Sicilia o all’Isola d’Elba i turisti possono vivere l’emozione di compiere un vero e proprio viaggio nel recupero del patrimonio immateriale, geografico ma soprattutto culturale del territorio, imparando pratiche e tradizioni, assaggiando ricette, scoprendo tecniche di artigianato tipiche, unendosi e confondendosi con la comunità.

Non solo: dal 2014 La Rotta dei Fenici è portatrice di un’iniziativa molto importante, ovvero “MEditerranean MUseum NETwork” (ME.MU.NET), una rete di musei e siti archeologici sparsi in diversi punti del Mediterraneo. Ne parla Antonio Barone, Direttore de La Rotta dei Fenici, in occasione dell’ultima edizione del SEIF, il Sea Essence International Festival, tenutosi a Marciana Marina dal 28 al 30 giugno 2024: «Tra le attività de La Rotta dei Fenici c’è quella di sviluppare il dialogo tra chi gestisce patrimoni culturali. Abbiamo lanciato tanti anni fa una rete di musei del Mediterraneo […] L’obiettivo è studiare i nuovi modi di comunicare il patrimonio attraverso cui anche i piccoli musei possano trarne vantaggio».

La Rotta dei Fenici:
domani

La Rotta dei Fenici è protagonista anche di diversi progetti dell’Unione Europea, alcuni dei quali iniziati nel 2024 e che si concluderanno nel corso dei prossimi due anni. 

Smarties for SMEs è un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea per supportare le piccole e medie imprese (PMI) del settore turistico nella regione mediterranea. L’obiettivo principale del progetto è aiutare queste imprese ad affrontare le sfide legate alla transizione verso pratiche più sostenibili e digitalizzate.

Next RoutesUpskilling of staff through digital, creative gamification and innovative strategies for the enhancement of EU Cultural Routes è un’iniziativa finanziata dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea, pensata per migliorare le competenze digitali e creative dello staff degli Itinerari Culturali certificati dal Consiglio d’Europa, tra cui La Rotta dei Fenici.

Questo progetto ha l’obiettivo di aiutare lo staff a gestire e diffondere i contenuti culturali in modo coinvolgente. Utilizzando strategie creative e la gamification, Next Routes punta a rendere il patrimonio culturale più accessibile e interessante sia per i visitatori che per i membri delle organizzazioni coinvolte.

 

Per scoprire gli altri progetti, gli itinerari, gli eventi, o per approfondire, è possibile visitare il sito ufficiale de La Rotta dei Fenici. 

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Fonte: Shutterstock
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