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Arte & Cultura

Oltre l'onda: racconti di mare nel cinema italiano

Mentre le vacanze volgono al termine e il ritorno alla quotidianità si fa inevitabile, è sempre bello pensare di poter fantasticare ancora sul mare e sulle sue storie.

Nel linguaggio universale del cinema, le storie di mare hanno solcato gli schermi, intrecciando mondi più disparati. Qui, una selezione di film per protrarre ancora un po’ la sensazione di salsedine sulla pelle e le atmosfere marittime che ci mancheranno per tutto l’inverno.

5 film italiani che raccontano storie di mare

1. Mediterraneo, G. Salvatores, 1991

David di Donatello nel 1991, Nastro argento e poi Oscar come miglior film straniero nel 1992 per questa pellicola di Gabriele Salvatores che racconta di un gruppo di soldati italiani stanziati in una sperduta isoletta Greca durante la Seconda Guerra Mondiale. Le notizie della lotta arrivano a fatica e quando anche la radio si rompe per incuria, il legame con il mondo reale è interrotto e il gruppo di uomini si adegua ai ritmi di vita locali integrandosi pacificamente con gli abitanti dell’isola.

Una commedia leggera eppure dolente, come spesso succede in Salvatores, dove il conflitto, solo accennato, agisce come una forza sotterranea sulle emozioni dei personaggi. Terzo film della tetralogia della fuga, Salvatores porta con sé i suoi interpreti preferiti: Abatantuono, Conti, Alberti, Cederna e Bisio, manca solo Bentivoglio, di cui prende il posto Bigagli. Un film che, con il pretesto della grande guerra, racconta la generazione di Salvatores, quella dei giovani orfani di un impegno politico, sempre “in bilico tra una utopia che sfuma e un realismo che incombe”.

Guarda il trailer | Guarda su Netflix

2. Le sorelle Macaluso, E. Dante, 2020

Presentato in anteprima nel 2020 in concorso alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e adattamento dell’acclamata pièce teatrale della stessa regista, Emma Dante, Le Sorelle Macaluso è un affascinante e struggente racconto sul tempo e sulla memoria.

Maria, Pinuccia, Lia, Katia e Antonella nascono e crescono in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. La storia della loro vita viene raccontata intersecando tre piani temporali che le vedono bambine, adulte e anziane alla ricerca di loro stesse, nel tentativo di dimenticare un doloroso trauma. Attraverso il ricordo la regista si sofferma con delicatezza sulle gioie e le sofferenze di una sorellanza inquieta, sull’incedere imperscrutabile della vita di ognuna. In lontananza resta il mare, una metafora della spensieratezza giovanile, dei colori saturi dell’estate, della felicità che sembra essere perduta e invece potrebbe non essere così distante.

Guarda il trailer | Guarda su RaiPlay

3. Ferie d’Agosto, P. Virzì, 1996

Nella piccola isola di Ventotene due famiglie trascorrono le vacanze in due case contigue. Da una parte il giornalista e intellettuale Sandro con la compagna Cecilia, la figlia di lei e un gruppo di amici di lunga data. Dall’altra Ruggero, facoltoso proprietario di due armerie, la sua famiglia e quella della sorella della moglie.

I rapporti tra i due gruppi sono subito tesi; ognuno incarna per l’altro tutto ciò che c’è di sbagliato nel nostro Paese. Complice il torrido caldo e l’obbligata vicinanza i conflitti esplodono e portano a conseguenze tragicomiche. Interpretato magistralmente da un cast in stato di grazia, con un capocomico della statura di Silvio Orlando, Ferie d’agosto, David di Donatello per il miglior film nel 1996, racconta le piccolezze degli italiani con lo sguardo benevolo di Paolo Virzì. Un regista che tende a non giudicare mai, lasciando ai suoi personaggi lo spazio di perdersi e ritrovarsi, sbagliare e sentirsi idioti sempre attraversati da una corrente placida di leggerezza. Ventotene e i suoi scorci brulli catturano lo sguardo, il mare impetuoso avvolge il chiacchiericcio incessante dei protagonisti, riflette le bassezze dell’uomo ma continua a scorrere, imperturbabile.

Guarda il trailer | Guarda su Prime Video

4. Viola di Mare, Donatella Maiorca 2009

Ambientato su un’isola siciliana nella seconda metà dell’Ottocento, racconta la storia di Angela e Sara, amiche poi diventate amanti. Per poter vivere la loro relazione all’aperto Angela diventerà Angelo, come la Viola di mare del titolo, un pesce di specie ermafrodita che cambia sesso nel corso della vita.

Con la regia di Donatella Maiorca e tratta da una vicenda reale raccontata nel romanzo Minchia di re di Giacomo Pilati, Viola del mare è un’opera affascinante, retta da una sceneggiatura ed un soggetto particolarmente solidi e da un’interpretazione impeccabile di Valeria Solarino e Isabella Ragonese, che riescono con perizia a trasmettere ai loro personaggi una vibrante umanità e un profondo senso di dolcezza.

Guarda il trailer | Guarda su Prime Video

5. Travolti da un Insolito Destino nell’Azzurro Mare d’Agosto, L. Werthmuller (1974)

Classico intramontabile di Lina Wertmuller, commedia amarissima sulla lotta di classe e tra i generi, uno spaccato violento e illuminante sulle dinamiche di potere nell’italia degli anni Settanta. Una splendida, quasi accecante, Mariangela Melato, ricca milanese, compie un naufragio, durante una vacanza in yacht a largo della Sardegna, con il marinaio siciliano di Giancarlo Giannini. I due si detestano ma, smarriti e lontani dalla società si trovano a dover fronteggiare un ribaltamento di ruoli, dove Gennarino (Giannino) diventa l’unica possibilità di sopravvivenza per Raffaella (Melato).

Una regia attenta e accattivante, una storia romantica ma lucidamente brutale, un finale che ristabilisce le gerarchie senza possibilità di redenzione. Il film risuona ancora oggi, complice la magistrale bravura e la perfetta alchimia della coppia di protagonisti, alla terza pellicola insieme sempre sotto la stessa regista.

Vi consigliamo invece di risparmiarvi il remake del 2002, svuotato del suo senso politico e dello sguardo penetrante di Lina Wertmuller: il remake è infatti famoso soltanto per aver vinto un buon numero di Razzie Awards (premi assegnati ai film più brutti), tra cui Peggior Film dell’anno.

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Domenico - Fonte: Pexels
Courtesy of Acqua dell’Elba
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